Autrice: Elena Formica
Lego® Serious Play® e Design Thinking: un connubio perfetto per potenziare il gruppo di lavoro
Come facilitatrice certificata Lego® Serious Play**®** (LSP) dal 2016 nel team di Laborplay, ho avuto il privilegio di guidare numerosi workshop per aziende e organizzazioni di ogni settore nel contesto italiano.
Queste esperienze mi hanno permesso di toccare con mano come questa metodologia unica possa stimolare la creatività, la collaborazione e la risoluzione di problemi nei team di lavoro, portando alla nascita di idee innovative e alla realizzazione di soluzioni efficaci.In questo articolo, voglio condividere la mia esperienza e raccontare come il Lego® Serious Play® possa essere utilizzato all’interno di un processo di Design Thinking per potenziare le capacità dei team e raggiungere risultati eccezionali.
LSP e Design Thinking: cosa sono?
“Non c’è niente di più pratico di una buona teoria”, diceva K. Lewin: e allora prima di scendere nei dettagli della pratica, vediamo cosa dice la teoria riguardo a queste metodologie.
Il Design Thinking è un processo iterativo e centrato sull’utente che aiuta a trovare soluzioni innovative a problemi complessi. Si basa su diverse fasi, tra cui l’empatia, la definizione del problema, l’ideazione, la prototipazione e il test.
Il Lego® Serious Play®, invece, è una metodologia di workshop esperienziale in cui i partecipanti costruiscono modelli con i mattoncini Lego per rappresentare idee, concetti e sfide che successivamente diventeranno la base per facilitare la discussione, la collaborazione, il pensiero creativo e la scoperta di nuove soluzioni.
Come funziona Lego® Serious Play®
I workshop condotti con la metodologia Lego® Serious Play® sono famosi per essere strutturati su quattro semplici passi che vanno a definire il core process: nel primo step (question) il facilitatore pone una domanda ai membri del gruppo, che forniscono la propria risposta “pensando con le mani”, ovvero costruendo un modello con i mattoncini Lego (construction).
A seguire, ogni membro del gruppo condivide la storia dietro al proprio modello (sharing) per poi passare all’ultimo step di riflessione (reflection) in cui si pongono domande sul modello che è stato costruito.
Se pensiamo alle fasi tipiche del Design Thinking, la struttura del LSP offre una guida solida e flessibile ai partecipanti quando attraversano il percorso di scoperta, empatia, ideazione, prototipazione, storytelling e riflessione. Inoltre stimola la collaborazione, la creatività, il pensiero critico e la comunicazione efficace.
Dalla teoria alla pratica
Volendo applicare la metodologia LSP al Design Thinking, come è meglio muoversi?
Quando conduco un workshop LSP, prevedo sempre una parte introduttiva per illustrare i punti chiave sia della metodologia che del Design Thinking, in modo da assicurarmi che tutti i partecipanti siano allineati sugli obiettivi del workshop.
Inoltre, secondo la mia esperienza, le fasi di empatia, definizione del problema e ideazione del Design Thinking sono le più adatte per inserire delle attività condotte con il metodo LSP. In particolare:
- Fase di empatia: in questa fase i partecipanti possono utilizzare i mattoncini Lego per costruire modelli che rappresentano la loro comprensione dell’utente, delle sue esigenze e dei suoi problemi.
- Definizione del problema: in questa fase i modelli Lego possono essere utilizzati per definire e chiarire il problema da affrontare. Con le singole visioni del problema davanti agli occhi, il gruppo può comprendere in modo dettagliato il problema stesso e prendere in considerazione le molteplici sfaccettature della questione che sta cercando di risolvere.
- Ideazione: i partecipanti, divisi in gruppi, possono partire da costruzioni individuali per poi arrivare a costruire modelli condivisi che rappresentano le proprie idee per risolvere il problema.
Una domanda frequente e una specifica necessaria
Spesso mi chiedono se sia possibile affrontare i momenti di prototipazione, test e valutazione tipici del Design Thinking con LSP. Da facilitatrice, ci tengo sempre a chiarire un punto: non solo è assolutamente possibile farlo, ma è anche divertente!
C’è però una considerazione da fare: il metodo infatti non si concentra sulla realizzazione di prototipi fedeli alla realtà, ma piuttosto sull’utilizzo dei mattoncini come strumento di comunicazione e rappresentazione di idee e concetti.
In altre parole, l’obiettivo primario dell’LSP non è quello di creare prototipi funzionali da testare, ma di facilitare la discussione, la collaborazione e la scoperta di nuove soluzioni in modo creativo e coinvolgente. Nonostante queste differenze, la prototipazione con Lego può essere un’integrazione preziosa all’interno di un workshop LSP per il Design Thinking.
I benefici di applicare LSP al Design Thinking
Ci sono molti modi per fare Design Thinking: qual è il valore aggiunto di LSP per stimolare la creatività del gruppo?
L’utilizzo del Lego® Serious Play® arricchisce e amplifica il processo di Design Thinking e offre numerosi vantaggi:
- Coinvolgimento attivo, divertimento e motivazione: i partecipanti sono attivamente coinvolti in ogni fase del processo, diventando protagonisti del loro apprendimento e della ricerca di soluzioni. Non c’è spazio per distrarsi seduti sulla sedia: mano sui mattoncini, l’attenzione è alta per tutta la durata del workshop.
- Apprendimento esperienziale: l’utilizzo dei mattoncini Lego favorisce un apprendimento esperienziale e pratico, permettendo ai partecipanti di interiorizzare concetti complessi e sviluppare nuove competenze.
- Migliora la comprensione e la condivisione di idee: i modelli Lego facilitano la comprensione di idee complesse e la loro condivisione all’interno del gruppo, perché invita ad andare oltre il solito chiacchiericcio delle riunioni standard e a pensare con le mani, sbloccando il potenziale latente del nostro cervello.
Versatile, flessibile e innovativo: tre aggettivi per il Lego® Serious Play®
In definitiva, il Lego® Serious Play® rappresenta uno strumento prezioso per le aziende che desiderano stimolare la creatività e l’innovazione nei team di lavoro, migliorare la risoluzione di problemi complessi e trovare soluzioni efficaci.
Inoltre, è una metodologia flessibile, che può essere applicata a una vasta gamma di contesti aziendali (dai team di sviluppo prodotto al marketing e alle risorse umane) ed è accessibile a tutti, indipendentemente dall’età, dal background culturale o dalle competenze tecniche, elemento importantissimo per tutte quelle realtà aziendali attente ai temi dell’inclusion e del diversity management.
Applicato al Design Thinking, LSP diventa ancora più versatile e può essere d’aiuto a sviluppare prodotti e servizi innovativi che soddisfano le esigenze dei clienti, rafforzando la collaborazione e il lavoro di squadra all’interno dell’azienda e promuovendo una cultura dell’apprendimento continuo e del miglioramento.
Curioso/a di scoprire come può aiutare il tuo team?
Con il supporto di un facilitatore esperto e le risorse giuste, utilizzare questa metodologia può essere il punto di svolta per sbloccare il potenziale creativo dei propri dipendenti e raggiungere risultati eccezionali.
In Laborplay costruiamo workshop Lego® Serious Play® in modo sartoriale, grazie all’ascolto delle specifiche e reali esigenze delle persone che vivono dentro le aziende che ci scelgono.