De Nora: il primo Laborcase della partnership tra Laborplay e HYPE Innovation

Laborplay è partner di HYPE Innovation. Lavoriamo in sinergia per sviluppare, da un lato, soluzioni software a supporto dell’innovazione e della crescita aziendale, dall’altro, per lavorare sulle persone e sulla costruzione di un mindset in grado di favorire il processo di innovazione all’interno delle aziende. 

Fare innovazione in azienda può assumere significati molto diversi in base al contesto di appartenenza, al periodo storico ma anche in relazione alle singole funzioni interne all’azienda stessa. Quanti tipi di innovazione esistono? Tre, cinque? Ryan Pikkel rilancia con 10!

Un aspetto sicuramente importante per molte aziende riguarda la diffusione della cultura dell’innovazione tra i vari settori o reparti aziendali, per permettere a tutti di essere protagonisti attivi del cambiamento. 

E De Nora lo sa bene! 

De Nora è una multinazionale italiana quotata sull’Euronext Milan, specializzata in elettrochimica e con sedi in tutto il mondo. La realizzazione del progetto è stata resa possibile grazie ad alcuni professionisti di De Nora: Mariateresa Savarese, Innovation Specialist; Gianluca Fazio, Digital Innovation Program Manager e Filippo Ronzani, Open Innovation Manager. Con loro abbiamo costruito a “8 mani” l’intero percorso, definendo attività, sviluppi e dettagli in base alle necessità e alle peculiarità dell’azienda. De Nora è uno dei primi clienti della partnership Laborplay&HYPE Innovation.

Cosa abbiamo fatto per loro?

De Nora e HYPE Innovation

L’esigenza era nata dalla necessità di avere uno strumento in grado di raccogliere e gestire le idee innovative provenienti da diversi settori dell’azienda. Queste idee non erano rivolte solo all’innovazione dei prodotti, ma anche, e soprattutto, al miglioramento dei processi di produzione, delle linee e del “sistema azienda” in generale. 

Da una prima versione con file condivisi e semplici documenti Word, ha preso sempre più piede l’idea di un tool capace di monitorare l’intero processo. Quali erano i bisogni? Funzionalità di rewarding, la possibilità di seguire l’avanzamento di stato della proposta, costruire campagne e tracciare KPI. 

Tutto ciò è stato reso possibile grazie a HYPE Innovation: dalla fase iniziale consulenziale allo sviluppo di una piattaforma di Idea Management personalizzata sulle esigenze dell’azienda.

L’implementazione del tool ha ottenuto un discreto successo: dal lancio nel 2022 sono state raccolte quasi 900 idee innovative. Grazie al sistema di tracciamento, gestire il rewarding e premiare i dipendenti più attivi e le idee implementate è diventato più semplice. Inoltre, la facilità di utilizzo consente un’ampia autonomia degli utenti con pochissime richieste di supporto dopo la fase iniziale di implementazione. 

De Nora e Laborplay

Dagli strumenti alle persone, dalla piattaforma alla costruzione di un nuovo mindset. Abbiamo ora bisogno di valorizzare gli strumenti. L’obiettivo è lavorare per sviluppare quel “terreno fertile” che possa far sì che tutti diventino protagonisti attivi del cambiamento. Come possiamo aprire l’azienda all’innovazione? 

Houston, abbiamo un’idea!

Il progetto è semplice: coinvolgere i portavoce dell’innovazione in azienda, i Champions De Nora, e farli lavorare sulle loro sfide quotidiane.  

I Champions sono figure appartenenti a funzioni e settori diversi che hanno il compito di farsi portavoce e promotori dell’innovazione in azienda. Nel workshop abbiamo coinvolto 15 Champions provenienti dalle sedi di Colmar e Pittsburgh (Pennsylvania), Concord e Mentor (Ohio) e Sugarland (Houston – Texas). 

Da dove siamo partiti? Ci siamo trovati di fronte a persone che svolgono un ruolo diverso dal proprio lavoro tradizionale, potremmo dire “una funzione aggiuntiva”. C’è chi lavora in Operations, chi in area Sales o in HR… tutti hanno però un obiettivo comune: essere portavoce dell’innovazione, essere dei Champions!

È emerso quindi un primo bisogno: non conoscersi bene tra di loro, chi più, chi meno… 

Il primo tassello da aggiungere era quindi quello di favorire la conoscenza reciproca, aprirsi, mettersi subito in gioco, raccontare qualcosa che non si sa degli altri e soprattutto cercare qualcosa che ci accomuni. Queste peculiarità, queste differenze, le “cose che abbiamo in comune” sono state la base per lo sviluppo di un mindset aperto: guardare non solo se stessi, ma anche gli altri, da una prospettiva diversa, una competenza fondamentale per essere portavoce dell’innovazione!

Step successivo! Valorizziamo il concetto.

It’s time to play with ZoomOut!

Utilizziamo uno strumento game-based per far emergere alcune specifiche competenze trasversali dei partecipanti e riflettere su come l’attività di gioco sia in realtà speculare a ciò che accade nel loro quotidiano lavorativo. 

Ai partecipanti vengono distribuite una serie di immagini che insieme compongono un’unica grande opera. Lo scopo dell’attività è quello di ricostruire, in gruppo, l’ordine esatto delle immagini rimettendole nella giusta sequenza. I partecipanti non possono mostrare le proprie immagini ma devono lavorare sulla comunicazione e sull’ascolto. È necessario pensare out-of-the-box, provando a immaginare il punto di vista dell’altro, per associare informazioni che, solo apparentemente, sembrano distanti.

Dal gioco ZoomOut a un’attività di zoom in! Portiamo la riflessione sul contesto aziendale e sul ruolo di Champion con un ricco debriefing, ossia un momento in cui si dà un senso ai comportamenti emersi ancorandoli alla quotidianità lavorativa. Prendendo in prestito attività dal mondo del Design Thinking, abbiamo anche chiesto loro di pensare a quali fossero i fattori abilitanti e ostacolanti al loro essere Champions per poi riflettere sulle sfide individuali e di gruppo.

Abbiamo ora un quadro completo delle challenge… come arriviamo alle soluzioni?

It’s Domino’s time!

Altro bisogno, altro strumento game-based. L’obiettivo è far comprendere attraverso la metafora del gioco come il lavoro di ognuno possa condizionare quello del prossimo. Utilizzando le tessere del domino, il gruppo deve riprodurre un percorso facendo riferimento a un disegno in scala. L’obiettivo comune è coordinarsi e cooperare per ottimizzare la costruzione della figura. Ogni partecipante utilizza un set di tessere colorato e deve disporle in modo continuativo. Il punteggio massimo è ottenibile riuscendo a riprodurre la figura in modo che il maggior numero di pezzi possibili cada a cascata. Cooperazione, coordinamento, resilienza e visione d’insieme sono le parole chiave per il momento di debriefing. 

Quali comportamenti hanno funzionato nel gioco? Quali di questi possono essere utili per completare le challenge? Mettiamo tutto insieme per creare il manifesto dei powerful habits

Ultimo step. Follow up! Scrivere una serie di regole che da sole non possono bastare. Per rendere reali queste abitudini è necessario lavorare ogni giorno attraverso feedback, valutazioni e, se necessario, aggiustando la direzione in cui si procede. Solo così l’innovazione può essere condivisa e, soprattutto, percepita come beneficio e responsabilità di tutti e non solo di chi fa innovazione in azienda. 

Valorizzare le competenze trasversali con un’attività di gioco permette ai partecipanti di essere coinvolti attivamente in un processo di consapevolezza che può avere obiettivi diversi. Vogliamo lavorare sulle nostre difficoltà? Abbiamo bisogno di essere più creativi o il nostro problema riguarda solo la corretta condivisione delle informazioni? 

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