HR training through playful places

Ludoteche per ispirare il team building nei giovani

Nelle nostre città ci sono luoghi istituzionali ideali per la ludicità associati erroneamente solo al mondo dell’adolescenza e dell’infanzia, quando invece rappresentano luoghi pensati dagli 0 ai 99 anni compiuti (e oltre si spera), non solo per giocare, ma anche per formarsi in una logica di lungo periodo. Si tratta delle ludoteche, con operatori e operatrici specializzati nel gioco quale elemento costruttivo di crescita e sviluppo del potenziale della propria personalità, che accompagnano settimanalmente i giovani alla scoperta di nuove e vecchie proposte di gioco che stimolano l’intelletto facendo ridere in gruppo, senza pregiudizio.

In tal senso un percorso di HR training che si svolge interamente in ludoteca rappresenta una proposta apprezzabile da gran parte delle persone, indipendentemente da etnia, religione o situazione socio-economica. Questo vale soprattutto per onboarding e magari orienteering, con proposte che potrebbero vertere sulla sensibilizzazione in termini di intercultura e inclusione.

Chi ha la responsabilità della programmazione e supervisione dell’attuazione di questo processo di HR training deve aggiornarsi sulle forme attuali di comunicazione digitale che più si prestano all’ideazione e allo svolgimento di lezioni interattive odierne, non necessariamente solo di mobile learning.

Può risultare efficace la somministrazione di questionari che lasciano spazio ai liberi contributi per segnalare proposte di miglioramento immediatamente attuabili da parte di chi si deve formare. Se la forma scritta venisse percepita in maniera negativa si può pensare di produrre un micro-contenuto video (non necessariamente da TikTok) per favorire sia l’utilizzo delle nuove tecnologie che un’interazione meno formale tra le parti.

Lavorare sul team building, per esempio durante la prima settimana per i neo arrivati, all’interno della ludoteca potrebbe essere un momento in cui si riscopre il gusto anche di giochi come nascondino. Favorire l’informalità e l’apertura durante la formazione aiuta a far nascere collaborazioni improntate al rispetto e alla serenità, aspetti sempre più centrali per le aziende nella promozione di una cultura del lavoro sostenibile.

In ludoteca si gioca molto, ma ci si interroga anche sul senso profondo della costruzione di legami interpersonali significativi, siano essi personali o lavorativi. Il consiglio è quello di prevedere non una singola iniziativa, ma una serie di incontri che implichino anche il coinvolgimento di operatori specializzati in tema di didattica istituzionale, non più lunghi di due ore, con congrua pausa per prevenire il fenomeno del calo fisiologico dell’attenzione.

Chi scrive ha avuto modo durante l’esperienza di servizio civile di osservare da vicino l’instancabile entusiasmo con cui gli operatori della ludoteca riescono a coinvolgere anche le persone più rigide nel gioco. E’ un insegnamento prezioso per chi si occupa di formazione in ambito HR, che forse non bisogna tener chiuso nel cassetto.

per scoprire il metodo Laborplay

Articolo di: Francesca Miglioli

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