Il mondo delle Human Resources, ovvero delle risorse umane, negli ultimi anni ha subito molteplici cambiamenti sull’onda delle nuove tendenze, ma soprattutto di una maggiore attenzione rivolta all’engagement e al coinvolgimento del pubblico di riferimento.
Associato al mondo HR è sempre più frequente trovare termini come gamification, game-based learning e serious game, ma in pochi sanno realmente di cosa si tratti. In questo articolo andremo ad approfondire questi argomenti, così da rendere comprensibile a tutti come la connessione tra approccio ludico e mondo HR possa essere estremamente vantaggiosa.
Ma partiamo dalle basi, ossia dal significato dei termini gamification, game-based learning e serious game.
- Gamification è un termine che sta acquisendo sempre più popolarità anche nel mondo del marketing e delle HR. Deriva dalla parola game e indica l’applicazione delle meccaniche e dinamiche di gioco a situazioni non ludiche, con l’obiettivo di favorire l’interesse attivo e il coinvolgimento degli utenti, incoraggiandoli nello svolgimento di attività e nell’acquisizione di un determinato comportamento o sviluppo di una certa competenza. Questo meccanismo agisce a livello motivazionale attraverso l’impiego di livelli, sfide, punti, ricompense di gioco e molto altro.
- Game-based learning indica l’apprendimento realizzato tramite giochi analogici o videogiochi che a volte possono nascere come strumenti di intrattenimento, ma che vengono poi dirottati, apportando o meno modifiche, all’ambito educativo per il conseguimento di uno o più obiettivi. Il fulcro di questa tecnica ruota attorno all’empatia, ovvero alla possibilità di immedesimarsi in scenari e ambientazioni proposte nel gioco, mettendosi in prima persona nei panni del protagonista.
- Serious game, termine che indica giochi e videogiochi che vengono applicati a contesti non ludici per migliorare l’apprendimento, basandolo sulle dinamiche degli stessi, ma anche attività di gruppo che mirano a perseguire obiettivi comuni. In sostanza si tratta di giochi che hanno lo scopo di educare attraverso il divertimento.
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I numeri della gamification nel mondo HR
Diamo però concretezza a questo argomento prendendo in esame alcune analisi svolte negli ultimi anni.
MarketsandMarkets Analysis ha considerato i numeri legati all’adozione della gamification: il trend dal 2018 al 2023 risulta decisamente in crescita, con una stima che vede un ulteriore incremento previsto entro il 2025.
Un report di Gartner del 2014 mostra invece come ben il 70% delle aziende appartenenti alla Global 2000 list of companies abbia già adottato la gamification all’interno di processi interni di selezione, formazione, sviluppo e team building.
Non sorprende quindi sapere che sempre più spesso anche nell’ambito scolastico viene scelto un approccio di insegnamento ludico esperienziale, in quanto l’80% degli studenti risulta più performante con pratiche d’apprendimento di questa tipologia rispetto alle tradizionali.
Ma non soltanto numeri legati alla diffusione di questa modalità di intervento, è bene parlare anche di performance.
Lo studio di Medium.org ha messo in evidenza come il 72% dei lavoratori dichiari di sentirsi più motivato e lavorare di più, ma anche una produttività aumentata del 90% attraverso l’introduzione della gamification in azienda.inoltre, è fondamentale mostrare l’apprezzamento generale che raggiunge ben il 95% dei dipendenti delle realtà che utilizzano questi strumenti: la soddisfazione aumenta così come la performance lavorativa.
Per fare degli esempi concreti Coca cola, Heineken, BMW, Ferrero, Maserati, Michelin e ABB sono solo alcune delle aziende che hanno scelto di introdurre gamification e serious game in ambito HR.
Alcuni ambiti in cui possiamo utilizzare la gamification in azienda
Passiamo però alle azioni concrete, ovvero dove possiamo impiegare gamification, game-based learning e serious game in ambito lavorativo e, nello specifico, per quanto concerne l’ambito delle Human Resources.
Selezione del personale
Nella selezione del personale, nota anche come recruiting gamification, rappresenta un nuovo modo di concepire il processo di ricerca e selezione dei candidati basandosi su principi e tecniche di gioco rispetto ai colloqui più tradizionali.
Questa scelta rende l’esperienza più snella per i recruiter, ma anche più ingaggiante e motivante per i candidati. Le dinamiche di gioco aiutano a fare emergere la vera essenza di ogni persona, con relative competenze ma anche valori personali e professionali. . Attraverso percorsi ludici ben studiati è possibile portare alla luce soft skill oggi considerate estremamente importanti, in quanto le competenze trasversali possono essere indispensabili sul lavoro tanto quanto le hard skills.
In ambito di recruiting gamification possono essere anche organizzate sessioni di gruppo con decine di partecipanti, con uno svolgimento in presenza oppure online in funzione delle esigenze della singola azienda e della tipologia di figura ricercata.
Formazione del personale
In questo caso si torna al famoso imparare facendo e alla formazione esperienziale. Non è un caso se questa registra migliori risultati in termini di performance ed engagement rispetto alle tradizionali sessioni formative dove un docente tramite slide e lavagna impartisce lezioni che, teoricamente, dovrebbero fissarsi nella mente di chi ne prende parte.
Se questo tipo di intervento può essere definito come unidirezionale e passivo, al contrario un approccio game-based renderà ogni persona una figura attiva nel processo, coinvolgendola direttamente nell’incontro e nella co-costruzione della teoria da affrontare.
Inoltre, il gioco è uno strumento prezioso per far emergere, in maniera del tutto naturale, le competenze trasversali, per allenarle e per fare delle riflessioni su di esse; essenziale è il momento del debriefing post gioco, che permette di mettere a terra ciò che è emerso durante l’attività e di ancorarlo ai processi aziendali e alla quotidianità organizzativa.
Team building aziendali
I team building hanno lo scopo di sviluppare un forte senso di appartenenza all’interno del gruppo di lavoro, stimolando i colleghi alla cooperazione, al supporto reciproco, al dialogo e all’ascolto attivo.
Cosa meglio di un gioco può stimolare un gruppo di persone a unire le proprie forze per conseguire un obiettivo comune?
Alcuni serious game sono pensati proprio per questo scopo, ovvero migliorare le dinamiche all’interno del team, ottimizzando la comunicazione interna e facendo leva suoi punti di forza di ogni collega per superare le difficoltà crescenti e giungere al termine dell’esperienza vincenti, più uniti che mai.
Perché scegliere questo approccio rispetto a quello “tradizionale”
Pensiamo alla scena del colloquio di Anne Hathaway nelle vesti di Andy di fronte alla severa Miranda Priestley, interpretata dalla fantastica Meryl Streep, nel film “Il Diavolo Veste Prada”. Ecco, l’approccio di Andy rispecchia quello della maggior parte delle persone che devono prendere parte a un colloquio di lavoro o a un processo di selezione del personale.
Ansia da prestazione, timore di non riuscire a esprimere a parole ciò che si è in grado di fare, i propri punti di forza e competenze proprio a causa dell’ambiente di svolgimento del colloquio stesso. Il risultato? Potrebbe portare alla scelta di un candidato rispetto a un altro soltanto perché uno dei due meno emotivo e più abituato a confrontarsi, senza avere l’opportunità di comprendere le reali competenze di entrambi. .
Ecco perché un approccio ludico può essere d’aiuto. Il clima che si verrà a creare metterà a proprio agio i candidati e le dinamiche di gioco riusciranno a far emergere quella che è la natura delle persone, riuscendo meglio a comprenderne propensioni caratteriali e soft skill. Inoltre, agli occhi di chi prenderà parte al percorso, l’azienda risulterà orientata al benessere dei dipendenti e al passo coi tempi rispetto a eventuali competitors, pertanto più appetente: il gioco e la gamification diventano così strumenti essenziali per incrementare l’Employer Branding
Medesimo discorso può essere riportato ai processi di formazione tradizionali, poco ingaggianti e spesso noiosi, rispetto a quelli che utilizzano i serious game. Questi ultimi infatti oltre a essere più coinvolgenti, andranno realmente ad allenare le competenze trasversali e non dei partecipanti. Manterranno inoltre viva l’attenzione grazie alla concretezza dell’evento e i concetti appresi entreranno a far parte delle dinamiche quotidiane di ognuno di loro.
I benefici della gamification e dei serious game per la selezione, la formazione del personale e i team building aziendali
A questo punto non resta che trarre le conclusioni su gamification, game-based learning e serious game, andando a elencare quelli che sono i punti di forza legati alla loro introduzione in ambito lavorativo e aziendale.
- Migliore engagement dei partecipanti, che si tratti di candidati, collaboratori o qualsiasi altro ruolo, l’esperienza ludica e videoludica riuscirà a coinvolgerli e renderli parte attiva dell’esperienza.
- Miglioramento della brand reputation in quanto un’azienda che opta per questa tipologia di esperienza verrà vista come all’avanguardia, innovativa, ma anche realmente attenta alle esigenze e al benessere del proprio team. Non dimentichiamo che la recruiting gamification può essere utile anche in una strategia di employer branding pensata per attirare i migliori talenti nel settore.
- Sarà più semplice abbattere resistenze emotive, in particolare durante la fase di colloquio, in quanto il gioco aiuta le persone a sentirsi a proprio agio e non giudicate, pertanto libere di esprimersi e di mostrare la propria natura.
- Reale focus sulle soft skill in possesso dei partecipanti, facilmente riconoscibili attraverso le diverse dinamiche di gioco.
- Nel caso della formazione l’approccio ludico esperienziale sarà più efficace per trasmettere concetti e nozioni ai partecipanti, i quali apprendendoli in maniera pratica e non solamente teorica, li memorizzeranno meglio.
- I team building basati su gamification e serious game saranno realmente ingaggianti, aiuteranno in maniera concreta a creare uno spirito di squadra, ma soprattutto rimarranno ben impressi nella mente dei partecipanti.
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